RE-CYCLE ITALY | DROSSCAPE
Progetti di trasformazione nel territorio dal mare a Roma | Collana PRIN - 26
RE-CYCLE ITALY -- Atlante --


Dipartimento di Architettura e Progetto DiAP
Responsabile scientifico PIERO OSTILIO ROSSI
Responsabile del seminario ROBERTO SECCHI

Ricerca PRIN - 2015/2016
- partecipazione alla ricerca
- supporto ai dottorandi
- analisi e elaborazione dei dati sui drosscapes
- realizzazione dei materiali per le pubblicazioni
- campagne fotografiche

La ricerca

Il volume 26 della collana raccoglie i risultati del lavoro condotto dall’Unità di ricerca di Roma nell’ambito della Sezione Atlante del PRIN RE-CYCLE ITALY. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture delle città e dei paesaggi. Una sintesi degli stessi è contenuta nel capitolo Drosscape dell'Atlante Re-cycle in cui sono riuniti i contributi di tutte le unità di ricerca del programma nazionale.

L’esposizione più ampia e dettagliata del volume 26 mira a dare conto del lavoro svolto, della metodologia adottata e delle sue applicazioni nell’area studio. Questa – il settore della città metropolitana di Roma, che va dal mare al centro della città, denominato la Coda della Cometa – è al centro degli studi urbani del Dipartimento di Architettura e Progetto - DiAP da alcuni anni, poiché in essa si riconosce la direttrice più importante dello sviluppo della Roma contemporanea e l’opportunità di un processo di rigenerazione all’altezza dei compiti che impongono i nuovi problemi della ormai ineludibile alleanza tra ecologia e progetto.

Il titolo del volume 26 insiste su tre temi: i drosscape, che sono stati individuati, descritti e fatti oggetto di ipotesi di trasformazione; il progetto del riciclo; la direttrice d’intervento, che sottolinea la volontà di ripristinare il prezioso rapporto di Roma con il mare, decisivo nell’antichità e largamente sottovalutato in età contemporanea.

Il termine riciclo include e supera molte espressioni in uso da mezzo secolo nella letteratura dell’architettura come rinnovo, riabilitazione, riuso, recupero… perché facendo leva su un concetto di ciclo pone all’attenzione la vita delle cose e la loro inevitabile fine, ma anche la possibilità che sotto diverse forme esse possano sfidare ancora il tempo. In questo la narrazione dell’habitat umano e dell’architettura si avvicinano alle scienze naturali pur restandone chiaramente distinte. Ciò che differenzia, fondamentalmente, il termine riciclo dai termini usati in precedenza non è solo la centralità di un tempo ciclico, ma anche l’evocazione di nuovi cicli di vita degli spazi liberati e dei prodotti che li occupavano. Spazi e materie sono entrambi soggetti di nuovi cicli di vita: gli uni per essere integrati in nuovi assetti paesistici e urbani, in reti di funzioni, immagini percettive, significati, gli altri inseriti in processi di trasformazione mirati alla produzione di materia seconda e di energia.
Questi processi, oggi ancora piuttosto arretrati nel nostro paese, possono e debbono essere pensati secondo strategie industriali e recitare un importantissimo ruolo nell’economia a livello macro e micro.

Il lavoro di ricerca parte innanzitutto da una ricognizione delle aree degli scarti e dei rifiuti presenti nella nostra città. Il mapping ha occupato dunque un ruolo assolutamente centrale nello sviluppo del lavoro di ricerca e di progettazione di cui dà conto il volume. Ne è stato il punto di partenza.
Non è parso sufficiente tuttavia operare la mappatura dei drosscape alla data di oggi, ci si è posti il problema della loro formazione nel tempo e della loro trasformabilità.
Successivamente i drosscape vengono considerati in rapporto alle diverse filiere del riciclo (ciclo dell’agricoltura, ciclo dei rifiuti solidi urbani, ciclo dell’edilizia, ciclo dei veicoli fuori uso, ciclo della nautica), per passare poi allo studio dei rapporti tra drosscape e struttura morfologica dell’area studio. Questa è considerata come una stratificazione di reti di cui si indagano problematiche e strategie di soluzione (la rete idrografica, la rete degli spazi agricoli, la rete della mobilità, la rete degli spazi pubblici, la rete dei siti archeologici e di interesse architettonico e paesaggistico, la rete della raccolta e del trattamento dei rifiuti).

La parte più progettuale parte dalla costruzione di una matrice di valutazione della trasformabilità dei drosscape per illustrare, infine, alcuni diagrammi progettuali e simulazioni morfologiche su drosscape selezionati per i progetti pilota.
I progetti sono stati elaborati nel corso di un seminario del Dottorato di Architettura - teorie e progetto svoltosi tra l’inizio del 2015 e giugno 2016 al Centro Progetti del DiAP.


I partecipanti al seminario e alla redazione dei volumi


IL GRUPPO DiAP
Piero Ostilio ROSSI - Responsabile scientifico UdR Roma Sapienza
Roberto SECCHI - Responsabile del seminario
Maurizio ALECCI
Andrea BRUSCHI
Paola GUARINI
Anna LEI
Gianpaola SPIRITO
con: Alessandra DI GIACOMO e Paolo MARCOALDI


DOTTORANDI
Federica AMORE
Andrea CORSI
Enrica CORVINO
Martina DEDDA
Elnaz GHAZI
Armando IACOVANTUONO
Saverio MASSARO
Elisa MORSELLI
Teodora Maria Matilda PICCINNO


Alcune immagini tratte dai volumi PRIN

lo schema diacronico lo schema diacronico
la formazione dei drosscapes - 1954 la formazione dei drosscapes - 1954
la formazione dei drosscapes - 1984 la formazione dei drosscapes - 1984
la formazione dei drosscapes - 2013 la formazione dei drosscapes - 2013
quantità e superficie dei drosscapes quantità e superficie dei drosscapes
le potenzialità le potenzialità
diagrammi e simulazioni progettuali 1 diagrammi e simulazioni progettuali 1
diagrammi e simulazioni progettuali 2 diagrammi e simulazioni progettuali 2
diagrammi e simulazioni progettuali 3 diagrammi e simulazioni progettuali 3
diagrammi e simulazioni progettuali 4 diagrammi e simulazioni progettuali 4
il volume 26 della collana PRIN il volume 26 della collana PRIN
l'Atlante Re-Cycle l'Atlante Re-Cycle