Dipartimento di Architettura e Progetto
Centro Progetti DiAP | Laboratorio plastici
Responsabile Alessandra Di Giacomo
sede operativa:
via Flaminia 359, 00196 Roma
T (+39) 06 32101242
progettidiap@uniroma1.it
Il Centro Progetti, dando seguito ad una tradizione consolidata del Dipartimento di Architettura e Progetto che da sempre considera la modellazione tra le buone pratiche della progettazione, si è attivato per dedicare un ambito dei suoi spazi alla realizzazione di plastici architettonici in scala.
Si è ritenuto infatti strategico incorporare questa pratica, che di solito si affidava all’esterno, per avvalersene in ogni fase della progettazione, così come da anni ci sia avvale della modellazione virtuale, ma non solo.
E’ noto che, nonostante la straordinaria portata della “rivoluzione” informatica che fa del modello (riferendolo all’accezione scientifica del termine) parola chiave del suo paradigma, il progetto contemporaneo non rinuncia al modello in quanto oggetto, puntando sul fascino che esso da sempre dimostra di avere: la riduzione in scala provoca nell’osservatore un senso di controllo e dominio, evocando la dimensione del gioco e sostenendosi sul senso di familiarità con il mondo degli oggetti reali; il modello è promessa in forma tangibile di quello che sarà l’opera; la sua tridimensionalità permette una comunicazione efficacie anche presso i non addetti ai lavori scavalcando la difficile lettura dei disegni in proiezione ortogonale.
Per gli architetti la fisicità del modello è cristallizzazione di un pensiero che, uscito fuori dalla mente, può essere osservato dall’esterno per operare una riflessione critica, reimmettendolo in un nuovo processo mentale. Esso appartiene, ed è da sempre appartenuto, non solo al sistema di rappresentazione ma, come il disegno, al pensiero e alla tecnica di invenzione del manufatto architettonico.
Le più importanti mostre di architettura e monografiche di architetti, degli ultimi venti anni sono allestite quasi esclusivamente attraverso modelli di architettura fisici. Lo stesso DiAP, ha sempre riconosciuto ai plastici un importante ruolo nella comunicazione e trasmissibilità del progetto.
Il ruolo della prefigurazione fisica tridimensionale, infatti, è tutt’altro che esaurito e non può essere sostituito (come è avvenuto per il disegno tecnico con il CAAD, Computer Aided Architectural Design) dalla modellazione informatica, perché questa non è una sua evoluzione.
Modello fisico ed informatico concorrono, in modo differente, alla costruzione del progetto di architettura contemporaneo.
La fabbricazione additiva, comunemente chiamata stampa 3D, tra le tecniche d'interfaccia tra ambiente fisico e digitale, irrompe poi in questo scenario, determinando rilevanti ripercussioni sul processo ideativo e realizzativo dei modelli e, prima ancora, sul progetto.
Lo spazio attualmente dedicato al laboratorio plastici all’interno del Centro Progetti è dotato di tutti gli strumenti tradizionali, di una vasta gamma di materiali e di alcune attrezzature basilari. Questi garantiscono di poter gestire tutta la fase di ideazione di un plastico, la realizzazione di qualsivoglia modello di studio, la postproduzione e il montaggio di pezzi stampati in 3D o tagliati a controllo numerico.
In previsione c’è l’acquisto di almeno un banco di taglio piano e una stampante 3D. Questo permetterà nel prossimo futuro di potere gestire in totale autonomia la realizzazione di un modello, aumentando la capacità di risposta alle questioni di progettazione e ricerca del DiAP, nonché alle attività aperte all’esterno del Centro Progetti.